Era il più importante del Pantheon hawaiano.
Mentre era a pesca con i suoi fratelli, il suo amo si impigliò nel fondale marino. Intento nello sforzo di liberarlo, non si accorse che, mentre stava tirando, dalle acque dell’oceano stava emergendo un’isola. Ripeté questo scherzo più volte. Così il Semidio MAUI fece nascere le HAWAII.
“La Natura è dove tutto inizia per gli Hawaiiani. Infatti chiamano se stessi keiki o ka’aina, i “Figli della Terra” – M.J. Harden
Un nome importante, e un’origine mitologica, per l’isola più giovane dell’arcipelago, e forse la più bella. Lasciata appositamente ultima nel nostro tour, come la classica ciliegina sulla torta.
Un’isola ricca di storia, tangibile nei vari “heaiu” (templi) sparsi sul territorio, e a Lahaina, capitale del Regno fino al 1845, principale punto di approdo della flotta americana di baleniere del Pacifico: qui nacque la prima scuola superiore a ovest delle Montagne Rocciose, qui fu importata la prima macchina per la stampa e qui venne fondato il primo quotidiano. Tra re, regine, marinai e galeotti, un posto così “vivace” che fece dire a un missionario locale:
“Il diavolo ha molto da fare a Lahaina” – missionario cristiano
Straordinario connubio di mare blu cobalto, spiagge da Eden, paesaggi tropicali, foreste pluviali e alte montagne, nel 2016 è stata eletta “Isola più bella del mondo”. E a ragione! Qui la Natura ha dato il meglio di sé.
Ad ovest, in parte ancora inesplorato, picchi verdeggianti si gettano nell’oceano tra promontori e baie incontaminate, mentre l’altissimo Puu Kukui, la “Collina di Luce”, sancisce l’incontro tra Terra e Paradiso.
Nel centro, l’ampio istmo Kula-o-ka-Mao-Mao, “Terra dei Miraggi”, è il cuore dell’isola caldo e ventilato, in cui si concentra la maggior parte della popolazione; qui si apre la Iao Valley (“Luce Suprema”), o “Valle dei Re”, dove gli Hawaiiani trasportavano i morti di stirpe reale.
Il resto dell’isola è dominato dall’imponente vulcano Haleakala, la “Casa del Sole”, legato anch’esso ad una suggestiva leggenda di dee e semidei. Una strada all’interno del Parco Nazionale consente di raggiungerne l’antico cratere, a più di 3000 m di altitudine: a noi la cima ha regalato la sorpresa di trovare neve e ghiaccio! Mentre pochi km più a valle, nel versante protetto dagli alisei, ci aspettavano spiagge assolate e temperature estive. Un’altra peculiarità delle Hawaii, che racchiudono in spazi limitati ambienti e climi così diversi.
La parte più suggestiva di tutta l’isola è la mitica ROAD TO HANA, un percorso di un centinaio di km con più di 600 curve e una cinquantina di minuscoli ponti a corsia unica. Impegnativa, ma eccome se ne vale la pena!
I paesaggi sono spettacolari: vegetazione folta e ricca, con perfino dei coloratissimi eucalipti arcobaleno, mille cascate e cascatelle, minuscoli borghi, spiagge spettacolari e baie incantate. Ma anche localini divertenti!
Tra uno scorcio e l’altro, l’oceano, perennemente in movimento, ci ricorda che questa è la patria del surf.
E non ci siamo fermati qui…. procedendo lungo un tratto sterrato, abbiamo chiuso il cerchio, esplorando la parte dell’isola più selvaggia, tra colate laviche, panorami mozzafiato, e gli immancabili arcobaleni.
Guidare lungo le strade dell’arcipelago, spesso strette e piene di curve ma sempre spettacolari, è stata per me un’esperienza unica, che mi ha regalato grandi emozioni, superiori a qualunque aspettativa. Queste isole mi sono davvero rimaste nel cuore! Per dirla con le parole di John Richard Stephens:
“L’unica cosa buona nel lasciare le Hawaii è che veramente apprezzi quando ci ritorni” – John Richard Stephens
Non vedo l’ora di tornarci!
Vedi tutti gli articoli sulle HAWAII:
- HAWAII, The Aloha State
- OAHU, le Hawaii di Magnum P.I.
- KAUAI, l’Isola Giardino
- BIG ISLAND, tra Paradiso & Inferno
- MAUI, un’isola come un Semidio