“Florida è una parola d’oro… Il nome stesso portava un messaggio di calore e benessere e conforto. Era irresistibile” – John Steinbeck

In realtà, il nome del più meridionale dei 48 stati continentali degli USA è un omaggio alla Domenica delle Palme, Pascua Florida: il periodo in cui vi giunsero i primi esploratori spagnoli, cercando la Fonte dell’Eterna Giovinezza (1513).
“La Florida è un luogo che ti rimette in sesto” – Burt Reynolds, attore

Eppure, come diceva Steinbeck, anche solo per la sua musicalità racchiude in sé l’idea dell’eterna primavera, fisica e interiore.
“Lo stato con il nome più grazioso, lo stato che galleggia sull’acqua salmastra, tenuto insieme dalle radici delle mangrovie” – Elizabeth Bishop, poetessa e scrittrice
Ebbene sì, “The Sunshine State” non è un posto qualunque.
“Florida, fratello. E’ diversa” – Dominic Fike, musicista
Comincia da qui il nostro viaggio che ci porterà fino al TEXAS, attraverso ALABAMA, MISSISSIPPI e la folle NEW ORLEANS.

Anzi, prima di spingerci alla scoperta della FLORIDA che non ti aspetti, mi piace iniziare proprio dalla Florida del mito.
“Quando la maggior parte della gente pensa alla Florida, pensa a spiagge calde e soleggiate, attrazioni per le vacanze e alla vita notturna che ha da offrire” – Greg Jenkins, giocatore di football
Non siamo qui per crogiolarci al sole (confondendoci con molti pensionati americani e tantissimi newyorkesi!), ma partiremo proprio da uno dei suoi luoghi più evocativi: KEY WEST.

Già arrivarci, da solo, vale il viaggio! La OVERSEAS HIGHWAY, l’Autostrada sopra i Mari (Atlantico e Golfo del Messico) è qualcosa di spettacolare: quasi duecento chilometri con 42 ponti collegano la terraferma a Key West, poggiando su alcune delle 1700 isole che compongono l’arcipelago delle FLORIDA KEYS, quanto rimane dell’antica barriera corallina.

Alla fine della strada, Key West. Cuba è più vicina di Miami: solo 90 miglia!

“Un posto folle, e maledettamente orgoglioso di esserlo” – anonimo, su Key West
Da covo di pirati a base navale, specializzandosi in recupero relitti (numerosi, causa la barriera corallina), pesca al marlin, estrazione del sale, raccolta delle spugne e produzione di sigari, Key West non finisce di stupire: pensare che, a metà Ottocento, era la città più ricca degli Stati Uniti!

Oggi la capitale americana dei Caraibi vive di turismo, ma conserva intatta l’atmosfera magica, calda, genuina, avvolgente e accogliente che artisti come Ernest Hemingway amavano tanto.

Fu proprio qui, tra un sigaro, un mojito e una battuta di pesca, che il grande scrittore trovò l’ispirazione per i suoi romanzi migliori. Come “Il vecchio e il mare”, che gli valse il Pulitzer nel 1953 e il Nobel per la Letteratura nel 1954.
Ambientato a Key West, il vecchio pescatore Santiago incarna il coraggio e la tenacia dell’uomo di fronte alla natura. Quasi autobiografico, se pensiamo alla vita più che turbolenta del suo autore!

“L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto, ma non può essere sconfitto” – Ernest Hemingway, Il Vecchio e il Mare
Iniziamo proprio da casa sua, oggi museo. Trofei e ricordi ne celebrano l’arte e la vita, mentre una quarantina di gatti con 6 dita per zampa, discendenti dalla prima gattina polidattile donatagli dal comandante di una nave, si aggirano serafici e indisturbati, o sonnecchiano pigramente al sole.

“Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore” – Ernest Hemingway
In giro per la cittadina, l’atmosfera è unica e coinvolgente: una profusione di fiori selvatici (tra cui enormi orchidee), musica, colori e aromi, si intreccia con i ritmi lenti e goderecci dei Caraibi.
Ci lasciamo ammaliare anche noi, godendoci uno dei celebri tramonti infuocati sorseggiando un mojito. Esperienza da sfruttare perfino per una dichiarazione d’amore!
“Il mio amore per te è come un tramonto in Florida. Arancione, corallo, rosa e lavanda, esiste per riscaldarti il cuore attraverso l’inevitabile oscurità” – Jarod Kintz, scrittore

Difficile lasciarsi Key West e le Florida Keys alle spalle… ma il nostro viaggio è appena iniziato, altri luoghi ci attendono.

Uno fra tutti, l’altrettanto mitica MIAMI BEACH.

“Uno dei miei luoghi di vacanza preferiti è Miami Beach, per via delle persone, del mare e della spiaggia, ovviamente. E l’architettura è così meravigliosa!” – Oksana Baiul, pattinatrice

Ancora spiagge, sole e divertimento, ma la musica è cambiata. Qui è piuttosto l’aria di “A qualcuno piace caldo”, con una seducente Marylin contesa fra Jack Lemmon e Tony Curtis, fra uno yacht di lusso e un aperitivo.

Spocchiosa, tracotante, vanitosa e spesso finta. Ma comunque affascinante, se non altro per i colorati palazzi Art Deco della Ocean Drive, che di notte si accendono di mille luci al neon, frutto di riusciti esperimenti architettonici del primo Novecento. Un lusso un po’ retrò, ma intrigante.
“Miami Beach è dove il neon va a morire” – Lenny Bruce, cabarettista
Un patinato mondo di Barbie, dove abbronzatissime ragazze senza tempo, muscolosi surfisti tatuati e ricchi VIP si contendono l’attenzione del mondo prima sulle spiagge, e poi nei locali e per le strade.
“Miami è davvero divertente ogni volta che ci vado. È come questo mondo di Barbie post-apocalittico: tutto è rosa e ci sono palme ovunque. Ma poi ci sono anche tutte queste persone con occhiali da sole pazzi, magazzini con feste squilibrate dove tutte le ragazze sono coperte di punte e pelle nera. Un posto davvero strano” – Grimes, musicista
Al di là della fauna bipede locale, più o meno variegata, Miami Beach è uno di quei posti da vedere. Serata psichedelica compresa!!

“Una brutta giornata in Florida è sempre meglio di una buona giornata altrove” – anonimo
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